Il nome cedro (Cedrus, Trew 1757) si riferisce propriamente al genere Cedrus, una conifera appartenente alla famiglia delle Pinaceae.

I cedri sono alberi sempreverdi di dimensioni maestose, alti fino a 40-50 m (occasionalmente fino a 60 m), con un legno dalla resina aromatica, un tronco massiccio e possente e rami larghi, orizzontali nel Cedrus libani, più o meno penduli nelle altre specie e sottospecie. Presentano un accrescimento rapido. I getti sono dimorfici: quelli lunghi formano la struttura dei rami (normoblasti), quelli brevi (brachiblasti) portano le foglie.

Le foglie sono corte leggermente pungenti (differenze a seconda delle specie), sempre disposte in gruppi di 20-40 e rimangono persistenti. Variano da verde brillante a un verde bluastro, a seconda della specie e della quantità di cera bianca che protegge le foglie dall’essiccazione.

I cedri sono grandi alberi di montagna nativi dell’Himalaya occidentale (nel caso di Cedrus deodara) e del bacino del Mediterraneo (nel caso di Cedrus libani e relative sottospecie). In natura si trovano ad altezze di 1500-3200 m sull’Himalaya e 1000-2200 m sulle montagne intorno al Mediterraneo, ma anche nella Pianura Padana e sulle prealpi dell’Italia Settentrionale, specialmente nella Lombardia.